26 Settembre 2025 | 5 min
Durante la menopausa, molte donne notano cambiamenti nel proprio corpo. Uno dei sintomi più comuni è il gonfiore addominale, spesso descritto come una sensazione di pesantezza o tensione nella zona della pancia. Anche senza aumento di peso, l'addome può apparire più disteso. Questo fenomeno può presentarsi in modo intermittente o persistente, influenzando la percezione del proprio corpo. Il gonfiore addominale in menopausa può creare disagio fisico, ma è anche un segnale importante dei cambiamenti interni legati a questa fase della vita. Capire cosa lo provoca è il primo passo per affrontarlo con consapevolezza.
Perché il gonfiore addominale aumenta durante la menopausa
Il gonfiore addominale è una sensazione di pienezza o distensione nella zona dello stomaco e dell'intestino. In menopausa, questo sintomo diventa più frequente per via dei cambiamenti ormonali che avvengono nel corpo.
Durante questa fase, i livelli di estrogeni diminuiscono significativamente. Questo calo rallenta la motilità intestinale (il movimento che fa progredire il cibo nell'intestino), facilitando l'accumulo di gas e creando quella sensazione di pancia gonfia.
Molte donne notano un addome più gonfio anche senza aver preso peso. Questo accade perché i cambiamenti ormonali influenzano sia i tessuti addominali che la distribuzione del grasso corporeo.
I principali fattori che contribuiscono al gonfiore addominale in menopausa includono:
- Alterazioni ormonali: Il calo degli estrogeni influisce sulla ritenzione idrica e aumenta la produzione di gas intestinale.
- Rallentamento metabolico: Con l'età e la menopausa, il metabolismo rallenta, rendendo la digestione meno efficiente.
- Redistribuzione del grasso: I cambiamenti ormonali favoriscono l'accumulo di grasso nella zona addominale.
- Cambiamenti nella flora intestinale: Le fluttuazioni ormonali possono alterare l'equilibrio dei batteri intestinali.
Collegamento tra ormoni, digestione e benessere intestinale
I recettori degli estrogeni non si trovano solo nell'apparato riproduttivo, ma anche in diversi punti del tratto gastrointestinale. Quando i livelli di estrogeni calano in menopausa, cambia sia la velocità del transito intestinale sia la capacità dell'intestino di gestire gas e liquidi.
Queste variazioni ormonali influenzano anche il microbioma intestinale, cioè l'insieme di batteri che vivono nell'intestino e aiutano la digestione. Il risultato può essere un intestino più sensibile e meno efficiente nel digerire alcuni alimenti.
Il termine "menopausa dell'intestino" descrive i cambiamenti digestivi che avvengono in parallelo con la menopausa ormonale. Anche l'intestino risponde alla riduzione di estrogeni, modificando diverse funzioni:
- Peristalsi rallentata: I movimenti intestinali diventano più lenti, causando un passaggio più lento del cibo.
- Riduzione degli enzimi digestivi: La produzione di sostanze che aiutano a scomporre il cibo può diminuire.
- Microbioma meno stabile: L'equilibrio dei batteri intestinali può alterarsi più facilmente.
- Maggiore sensibilità: L'intestino può reagire più intensamente a cibi che prima non davano problemi.
Questi cambiamenti si manifestano come gonfiore, tensione addominale o sensazione di pienezza anche dopo pasti leggeri. I sintomi fisici sono quindi direttamente collegati alle modifiche ormonali tipiche della menopausa.
Segnali da non sottovalutare: quando consultare un medico
Un certo livello di gonfiore addominale è comune durante la menopausa. Tuttavia, alcuni segnali suggeriscono di consultare un medico:
- Dolore intenso o persistente: Il gonfiore accompagnato da dolore continuo o forte non è tipico della menopausa e può indicare altri problemi.
- Gonfiore estremo: Un addome visibilmente e costantemente gonfio, che non migliora durante la giornata o con cambiamenti alimentari.
- Cambiamenti nelle abitudini intestinali: Alterazioni evidenti nella frequenza o consistenza delle evacuazioni, come diarrea persistente o stitichezza prolungata.
- Perdita di peso involontaria: Un calo di peso non pianificato, senza modifiche nella dieta o nell'attività fisica.
- Sangue nelle feci: La presenza di sangue, anche in piccole quantità, richiede sempre una valutazione medica.
In presenza di questi segnali, è utile rivolgersi al medico di base, al ginecologo o al gastroenterologo. A seconda dei sintomi, potrebbero essere necessari esami come ecografie addominali, analisi delle feci o test ormonali.
Alcune condizioni che possono simulare o aggravare il gonfiore menopausale includono la sindrome dell'intestino irritabile (IBS), la crescita batterica eccessiva nell'intestino tenue (SIBO) o problemi infiammatori intestinali. Una diagnosi precoce permette di distinguere tra disturbi temporanei e condizioni che richiedono trattamenti specifici.
Strategie naturali per alleviare il gonfiore addominale
Migliorare l'alimentazione
Alcuni alimenti tendono ad aumentare la produzione di gas durante la digestione. Tra questi:
- Legumi (ceci, fagioli, lenticchie)
- Alcune verdure come cavolfiore, broccoli, cipolla e aglio
- Latticini, specialmente se si è sviluppata una ridotta tolleranza al lattosio
- Cibi ricchi di fruttosio e dolcificanti artificiali
Gli alimenti "low-FODMAP" contengono meno zuccheri fermentabili che possono contribuire al gonfiore. Questo approccio alimentare può essere utile per chi nota che certi cibi causano più gonfiore di altri.
Mangiare pasti più morigerati e frequenti invece di pasti abbondanti può facilitare la digestione. Anche l'introduzione graduale di fibre è importante, poiché un aumento improvviso può causare più gas intestinale.
Tenere un diario alimentare per 2-3 settimane può aiutare a identificare quali cibi causano più gonfiore. Ogni persona può reagire in modo diverso allo stesso alimento.
Cibi che tendono a ridurre il gonfiore:
- Zucchine
- Carote cotte
- Riso bianco
- Banane mature
- Tè alla menta piperita
Aumentare l'attività fisica
Il movimento regolare favorisce la motilità intestinale, cioè il passaggio del contenuto attraverso l'intestino. Questo può ridurre la formazione di gas e la sensazione di gonfiore.
Attività come camminare, nuotare o praticare yoga migliorano la funzionalità digestiva. Il movimento regolare contribuisce anche a mantenere il tono muscolare della zona addominale.
Alcuni esercizi specifici possono alleviare temporaneamente la pressione addominale:
- La posizione del "ponte" (sdraiati sulla schiena con ginocchia piegate e bacino sollevato)
- Movimenti di torsione da seduti
- Respirazione diaframmatica profonda
Un'attività leggera ma costante è più efficace di sforzi intensi occasionali. Anche solo 20-30 minuti di camminata quotidiana possono fare la differenza per la salute digestiva.
Erbe e rimedi naturali
Alcune piante hanno proprietà che possono aiutare la digestione:
- Finocchio: Riduce la formazione di gas intestinali
- Zenzero: Stimola la digestione e riduce l'infiammazione
- Menta piperita: Rilassa la muscolatura intestinale
- Camomilla: Ha un effetto calmante sul sistema digestivo
I probiotici sono microrganismi che contribuiscono all'equilibrio della flora intestinale. Si trovano in alimenti fermentati come yogurt, kefir e crauti, o in integratori specifici.
Gli enzimi digestivi aiutano a scomporre i nutrienti nei pasti. Possono essere utili in caso di digestione lenta o difficoltà a digerire certi alimenti.
Prima di utilizzare qualsiasi rimedio naturale o
integratore, è consigliabile consultare un medico, specialmente se si stanno assumendo farmaci.
Gestire lo stress e migliorare il sonno
Il sistema nervoso e l'apparato digerente sono strettamente collegati attraverso il cosiddetto "asse intestino-cervello". Quando i livelli di stress aumentano, il sistema digestivo può diventare più sensibile, causando sintomi come gonfiore o crampi.
Tecniche di rilassamento che possono aiutare:
- Respirazione diaframmatica profonda
- Meditazione guidata
- Yoga o tai chi
- Bagni caldi o impacchi caldi sulla zona addominale
Il sonno svolge una funzione importante sia per il sistema nervoso che per l'equilibrio ormonale. Un sonno irregolare o insufficiente è associato a un maggior rischio di disturbi digestivi.
Per favorire un buon riposo:
- Mantenere orari regolari per andare a dormire
- Limitare l'uso di schermi prima di coricarsi
- Creare un ambiente silenzioso, buio e fresco
- Evitare pasti pesanti e caffeina nelle ore serali
Vivere ogni giorno con maggiore leggerezza
Il gonfiore addominale può diventare più frequente in menopausa, ma esistono diversi modi per gestirlo. L'approccio più efficace combina una dieta attenta, attività fisica regolare, tecniche di rilassamento e, quando necessario, rimedi naturali mirati.
La menopausa è una fase naturale della vita che comporta cambiamenti fisici e ormonali. Comprendere questi cambiamenti permette di affrontarli con maggiore serenità e di trovare le strategie più adatte alle proprie esigenze.
Con piccoli aggiustamenti nelle abitudini quotidiane, è possibile ridurre il gonfiore addominale e vivere la menopausa con maggiore comfort. L'importante è ascoltare il proprio corpo e dargli il tempo di adattarsi ai cambiamenti ormonali.
Domande frequenti sul gonfiore addominale in menopausa
Quanto dura tipicamente il gonfiore addominale legato alla menopausa?
Il gonfiore addominale può variare da donna a donna, ma tende a essere più intenso durante la perimenopausa (la fase di transizione) e può gradualmente ridursi nei primi anni dopo la menopausa, quando gli ormoni si stabilizzano.
Il gonfiore addominale in menopausa può essere confuso con l'aumento di peso?
Sì, il gonfiore addominale può essere confuso con l'aumento di peso perché entrambi possono causare un allargamento della zona addominale, ma il gonfiore è spesso temporaneo e fluttuante nell'arco della giornata.
Quali integratori possono aiutare a ridurre il gonfiore addominale in menopausa?
Integratori a base di probiotici, enzimi digestivi, finocchio, zenzero o menta piperita possono aiutare alcune donne a gestire il gonfiore addominale durante la menopausa, ma è sempre consigliabile consultare un medico prima di iniziare qualsiasi supplemento.
Perché alcune donne sperimentano più gonfiore addominale di altre durante la menopausa?
La variabilità del gonfiore addominale tra diverse donne dipende da fattori come la genetica, lo stile di vita, l'alimentazione, i livelli di stress e la sensibilità individuale ai cambiamenti ormonali.
Come distinguere tra gonfiore normale e gonfiore che richiede attenzione medica?
Il gonfiore normale tende a variare durante la giornata, migliora con il riposo o dopo l'evacuazione, e non è accompagnato da sintomi preoccupanti; il gonfiore che richiede attenzione medica è persistente, severo, accompagnato da dolore intenso o altri sintomi come perdita di peso involontaria o sangue nelle feci.